Impronte di gentilezza
Dicono che il carattere di un vino rifletta l’anima di chi lo crea. Il nostro custodisce l’essenza di una donna speciale, che ha attraversato la vita seminando gesti di bontà: nostra nonna Irma. Il nostro sogno è che il suo modo di illuminare il mondo possa continuare a vivere, ora che lei non c’è più, e che la sua gentilezza, come una vite preziosa, continui a dare frutti attraverso di noi.
Irma ha vissuto tra le vigne sin da bambina, respirando l’essenza della viticoltura, dedicandosi a questa meravigliosa arte insieme alla sua famiglia, per tutta la vita. Le sue mani conoscevano ogni tralcio, ogni foglia, ogni acino. Ma più di ogni altra cosa, Irma conosceva la gentilezza – non quella superficiale delle buone maniere, ma quella profonda, che nasce dal cuore. Era nei suoi gesti quotidiani: nell’attenzione con cui accudiva le viti, nella pazienza con cui ascoltava chiunque avesse bisogno di una parola buona, nel sorriso con cui accoglieva sempre chi bussava alla sua porta.
Noi, sue nipoti, abbiamo avuto il privilegio di crescere sotto questa vigna di amore e saggezza. Abbiamo imparato che la vera gentilezza, come il buon vino, richiede tempo, dedizione, cura. Che non è mai un segno di debolezza, ma la più autentica espressione di forza.